Chi siamo

Un tetto e un letto per ripartire

Può succedere di ritrovarsi incanalati in traiettorie di vita che sembrano non avere uscita.
A volte la situazione è talmente fuori controllo che ci si trova per strada, apparentemente inutili.

La Casa dell’Ospitalità offre la possibilità di riprendere il controllo della propria vita.

Siamo molto più di un asilo notturno: accogliamo persone “senza dimora“, che diventano ospiti, protagonisti attivi.

Oltre all’accoglienza notturna, offriamo un servizio di presa in carico della persona, che vuole essere puntuale e personale, perché lavorando insieme, ognuno possa trovare la “strada” per riappropriarsi delle proprie competenze, risorse personali e capacità e tornare ad essere cittadini.

La città, le istituzioni e i cittadini possono fare la propria parte fornendo quella rete di sostegno che è essenziale per la vita di ciascuno di noi e ancora di più per chi si trova a vivere un momento difficile della propria esistenza.

Storia

La Fondazione di partecipazione Casa dell’Ospitalità di Venezia ha alle spalle una storia importante: nasce a Mestre come asilo notturno e si trasforma, negli anni successivi alla riforma Basaglia, in una convivenza comunitaria. 

Lo strumento principale consisteva proprio nel “fare insieme”, senza porre fretta e senza richiedere una trasformazione che la persona non fosse ancora in grado di accettare, rispettando i tempi di ogni individuo.

Un mutamento radicale rispetto gli analoghi modelli esistenti e della visione abituale della persona in difficoltà: non più solo utenti portatori di bisogni e problematiche ma donne e uomini da valorizzare facendone emergere risorse e competenze.

Questa esperienza ha caratterizzato in maniera indelebile la Casa dell’Ospitalità, tanto che i principi fondanti permangono tutt’ora anche se il trascorrere del tempo e le trasformazioni della società inevitabilmente ci conducono ad evolvere la nostra attività e la nostra organizzazione.

Oggi la Fondazione fornisce ospitalità non solo nelle due strutture di Mestre e Venezia ma anche in alloggi autonomi. A ciascuno è infatti chiesto di assumersi delle responsabilità, impegnandosi in un percorso di “ricostruzione” della propria biografia e nell’elaborazione di un progetto personale realistico e realizzabile nel rispetto della tempistica condivisa.

La finalità che perseguiamo, coerentemente con la nostra storia, è quella di fornire a tutti un luogo dal quale poter realmente ricominciare. Il posto letto sarà sempre e solo il punto di partenza.

Uscire presto, e bene, dalla Casa dell’Ospitalità: questo deve essere l’obiettivo di chi ci vive, come di noi che ci lavoriamo e di coloro che ci sostengono.

Nessuno può essere condannato all’inutilità